Accompagando un prigioniero


ACCOMPAGNANDO UN PRIGIONIERO1

La piazza del paese a mezzo il giorno
come una stampa, pur nuova, d'antico;
io che cammino di scorta a un nemico,
e i ragazzi, si sa, dietro ed intorno.

Dal caffè l’ozioso, esce dal forno
il panettiere, tra la piazza e il vico
lascia il suono, la man ritrae, il mendico.
Cosí all’andata, cosí nel ritorno.

Mi fa il saluto, io glielo rendo; e vedo
che gli occhi pone al deschetto e il pensiero,
su cui, come Hans Sachs, non canta, io credo;

vestito è un anno, armato a tanta offesa,
vecchio buon ciabattino, prigioniero
di guerra, foglia nel turbine presa.

1 Il prigioniero, di professione calzolaio, era stato da me accompagnato al paese per comperarsi gli arnesi del suo mestiere.

(Umberto Saba, Il Canzoniere, 1921)


La poesia di Saba, che rientra in quelle scritte durante la guerra, mostra l'incontro di un uomo libero e un prigioniero, ma avviene nella semplicità quotidiana di un paese forse di campagna. Ciò che conta davvero è che sono entrambi uomini, nessuna distinzione è rilevante.

Scelta da Michele

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