A tutti gli amici
A Giuseppina!
Il tema di questa settimana è l'"amicizia".
Tutti abbiamo un amico, un'amica speciale, pensare a lui o a lei ci illumina d'immenso.
La dolcezza del suo ricordo ci trasforma gli occhi e la giornata si fa più lieve al pensiero che tra un po' potremo riabbracciarlo o anche solo sentire la sua voce.
Quando sei esule, sradicato, ramingo perché la vita ti ha reso tale, accetti di pagare dei costi molto alti, ciò che è peggio, ti convinci di accettarli. Il prezzo più alto da pagare è sicuramente quello di sacrificare un legame di amicizia, quell'incontro che è rugiada.
In un anno e forse più, lunghissimo da passare, ci siamo convinti della necessità di sacrificare tutte quelle relazioni non strettamente necessarie, ma quanto ci è mancato quell'abbraccio! E chi lo ha stabilito che non fosse necessario? Improvvisamente siamo diventati tutti esuli, alla ricerca di una casa dove finalmente potere abbassare le difese.
Spesso mi sono tornati alla mente quei versi di Dante: [...] Io vidi una di lor trarresi avante per abbracciarmi, con sì grande affetto, che mosse me a far lo somigliante. Ohi ombre vane, fuor che ne l'aspetto! tre volte dietro a lei le mani avvinsi, e tante mi tornai con esse al petto.[...](Dante, Purgatorio, II, vv.76-81).
A tutti i miei amici con l'affetto di sempre
Che speri, che ti riprometti,
amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua dove nel sole le
burrasche
hanno una voce altissima
abbrunata,
di gelsomino odorano e di
frane?
Mi trovo qui a questa età che
sai,
né giovane né vecchio, attendo,
guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli o mi
fu imposto,
entri nei miei pensieri e
n’esci illesa.
Tutto l’altro che deve essere è
ancora,
il fiume scorre, la campagna
varia,
grandina, spiove, qualche cane
latra
esce la luna, niente si
riscuote,
niente dal lungo sonno
avventuroso.
Mario Luzi, Primizie del deserto, 1952
Maria
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