C'est l'amour
Continua il nostro viaggio…
Anche oggi ci siamo
incontrati per condividere le nostre scelte poetiche su un tema caro, molto
caro a tutti, ma soprattutto ai giovani. Ogni settimana decidiamo a turno su
quale tema fare le nostre ricerche e questa settimana le indagini si sono
concentrate sul tema dell’”amore”. Grande, grandissimo, immenso, abusato tema e
sentimento travolgente, folle, compassato, dimenticato, maltrattato, cantato,
dipinto, scritto sui muri.
L’aspetto sorprendente di
questi nostri incontri è che indicare i motivi per i quali abbiamo scelto dei
versi piuttosto che altri ci fa raccontare qualcosa di noi, e i nostri racconti
a volte sono più incredibili dei versi dietro i quali li abbiamo nascosti,
protetti, custoditi.
Forse allora la poesia è
uno scrigno nel quale riponiamo, senza che nessuno possa scrutarvi dentro, un
tesoro nascosto?
Mi torna in mente il
racconto di Ungaretti a proposito della scelta del titolo della raccolta Il porto sepolto.
Due
amici francesi gli parlavano d’un porto, d’un porto sommerso, che doveva
precedere l’epoca tolemaica, provando che Alessandria era un porto già prima
d’Alessandro, che già prima d’Alessandro era una città. Non se ne sa nulla.
Quella mia città si consuma e s’annienta d’attimo in attimo. Come faremo a sapere
delle sue origini se non persiste più nulla nemmeno di quanto è successo un
attimo fa? Non se ne sa nulla, non ne rimane altro segno che quel porto
custodito in fondo al mare, unico documento tramandatoci d’ogni era
d’Alessandria.
Il porto sepolto equivale
così al segreto della poesia, nascosto nel fondo di un «abisso» nel quale deve
immergersi il poeta.
Vi
arriva il poeta
E
poi torna alla luce con i suoi canti
E
li disperde
Di
questa poesia
Mi
resta
Quel
nulla
D’inesauribile
segreto
(G.Ungaretti,
Vita d’un uomo. Tutte le poesie)
Maria
Questo amore
RispondiEliminaCosì violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
Così irrisorio
Tremante di paura
come un bambino quando è buio
Così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo
nel cuore della notte
Questo amore
che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d'occhio
Perché noi lo tenevamo d'occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l'abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Questo amore tutt'intero
Così vivo ancora
E baciato dal sole
È il tuo amore
È il mio amore
È quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
Che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l'estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere
Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l'ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov'eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t'abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.
Traduzione di M. Cucchi e G. Raboni
Stupenda♥️
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